H2LOCO

Progetto di ricerca nell’ambito del P.R. FESR LIGURIA 2021-2027 - OS 1.1 - Azione 1.1.1. “Supporto alla realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo sperimentale per le imprese aggregate ai poli di ricerca ed innovazione” - ANNO 2023

Responsabile scientifico del progetto

Prof. Antonio Barbucci

Sintesi del progetto

L'obiettivo del progetto è testare l'uso degli idruri metallici come sistema di stoccaggio principale per locomotori a fuel cell. Si prevede l'adattamento del sistema Hydor al locomotore ed il suo accoppiamento termico e fluido dinamico, mediante lo sviluppo di specifici scambiatori di calore e innovative metodologie di controllo. Si dimostrerà la fattibilità tecnica ed economica dell'uso degli idruri metallici nel settore ferroviario, per semplificare il rifornimento ed aumentare la sicurezza.

Le locomotive per la movimentazione delle merci sono mezzi da lavoro presenti in tutti gli interporti e si caratterizzano per l'autonomia propulsiva mediante motore diesel (sono scollegati dai pantografi), per le distanze percorse brevi e l'utilizzo frammentato che rendono la maggior parte dei locomotori attualmente in
funzione obsoleti dal punto di vista tecnologico ma ancora molto validi e sicuri dal punto di vista meccanico.
Per questo motivo l'attività di refitting di questi mezzi risulta molto conveniente sia tecnicamente che economicamente. I progetti di decarbonizzazione del settore dei trasporti in tutte le sue declinazioni sta accelerando il processo di elettrificazione verso sistemi diesel-elettrici e/o batterie. In questo scenario, la tecnologia delle batterie risulta essere limitata in termini di energia e quindi durata, caso applicativo ideale dei sistemi celle a combustibile e idrogeno. L'uso dell'idrogeno a bordo delle locomotive pone dei problemi tecnici, normativi ed economici. Dal punto di vista tecnico, mentre le celle a combustibile di tipo PEM sono disponibili ad ottimi stadi di sviluppo, lo stoccaggio dell'idrogeno risulta essere l'aspetto penalizzante. Ad oggi solo i sistemi di stoccaggio ad idrogeno compresso sono considerati "maturi". Il quadro normativo invece tende a ribaltarsi, vedendo le celle a combustibile meglio inquadrate rispetto ai sistemi di stoccaggio, a cui è legato anche il tema del rifornimento. In questo quadro, gli idruri metallici rappresentano una soluzione innovativa e potenzialmente vincente in quanto operando a bassa pressione facilitano sia la certificazione che il rifornimento, rendendo anche più fattibile dal punto di vista economico la realizzazione di punti di rifornimento localizzati come nel caso degli interporti appunto. Lo sviluppo di un sistema di stoccaggio ad idruri metallici per locomotive, richiede l'adattamento dei sistemi attuali all'applicazione "locomotore", il suo accoppiamento con la cella a combustibile e con le stazioni di rifornimento. Le potenziali ricadute del successo del progetto sono direttamente legate all'introduzione sul mercato di un nuovo prodotto (l'idruro metallico per locomotive, direttamente su Methydor azienda ligure), il suo uso a bordo di locomotori rinnovati (direttamente su SITAV S.p.A., azienda ligure) sui porti liguri e non solo.

Partenariato

Methydor s.r.l., BluEnergy Revolution s.c.a.r.l., SITAV S.p.A., Tetis institute s.r.l., Università degli studi di Genova

Contributo

Nell’ambito di questo progetto a SITAV S.p.A. sono stati assegnati fondi per Euro 169.259,78 di cui Euro 82.927,55 relativamente al progetto di ricerca industriale ed Euro 86.332,23 relativamente al progetto di sviluppo sperimentale, a fronte di investimenti ammissibili per Euro 511.184,03.